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venerdì 19 febbraio 2016

KEYFLOWER, O L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ASTA

A volte capita essere folgorati da un titolo, magari si leggono alcuni commenti entusiastici oppure in una serata in ludoteca si intravede sul tavolo un gioco che cattura l’occhio.
Il passo successivo è passare il tempo libero a informarsi e cercare nei vari blog e siti le varie informazioni e leggere le regole e le recensioni, fino a premere il fatidico “acquista” in uno dei fidati negozi online mettendo finalmente a tacere la “scimmia” come dicono gli amici goblin in uno dei topic più seguiti della tana (http://www.goblins.net/phpBB3/viewtopic.php?f=13&t=75416).


Keyflower è uno di questi e le successive prove su strada non hanno fatto che confermare quanto il gioco meritasse.


In estrema sintesi il titolo si sviluppa durante l’arco delle 4 stagioni, con l’uscita di alcune tessere su cui si andrà a puntare i propri lavoratori con un meccanismo d’asta.

Gli stessi lavoratori potranno essere altresì usati per attivare le tessere acquisite e poste nel proprio villaggio o in quello dei nostri vicini (producendo risorse, trasportando le stesse o migliorando le tessere quando possibile) con la controindicazione che al termine del turno i keyples in visita agli altri villaggi andranno al proprietario dello stesso (l’erba del vicino…) mentre quelli usati per vincere l’asta saranno persi.

In soccorso al nostro piano di sviluppo urbanistico ci saranno le navi, cariche di lavoratori e utensili pronti per essere allegramente sfruttati durante i turni seguenti.
Vi sono quattro etnie (colori) di omini e su ogni tessera potrà essere usato solo un colore, quindi il tempismo e la dotazione della propria scorta avranno un ruolo fondamentale per l’economia del gioco.

Durante l’ultima stagione invernale usciranno solamente le tessere che determinano il calcolo dei punti vittoria, scelte da ogni giocatore tra quelle inizialmente date a ognuno, con il rischio quindi di vedersi soffiare quelle su cui si era impostata la strategia.
Si capisce quindi come sia un titolo in grado di esprimere il suo potenziale solo dopo un paio di partite ma che una volta “capito” possa regalare davvero molte partite sempre diverse.

Oltre al riuscito mix di meccaniche diverse come piazzamento lavoratori / asta / piazzamento tessere e gestione risorse, il gioco si fa apprezzare anche per il numero di giocatori; non è facile trovare titoli che funzionino ugualmente bene da 2 a 6.
Da quando è uscito è rimasto stabile nelle prime 50 posizioni di BGG e non è raro trovarlo nelle liste dei giochi suggeriti anche in virtù della grande rigiocabilità dato dalle numerose tessere disponibile nonché da un paio di espansioni che migliorano sia il gioco a due o il fatto che nelle partite a 6 vengano usate tutte le tessere del base.

Rimane costante nella mia personale classifica dei titoli migliori e recentemente con alcuni amici abbiamo pensato di dedicarci a approfondire alcuni titoli, nella lista dei 10x10 giochi Keyflower non poteva mancare.

Intervista a Richard Breese

Essen Spiel Fair is magical for a boardgame enthusiast, you can test and see all the new titles and find some incredible bargain as well as meet our favourite authors.
Together with Ludoteca Galliatese player’s group we usually spend the evening in the game room in one of the hotel nearby the city drinking good beer and chatting with other fellow gamers from all over the world.

La fiera di Essen è un posto “magico” per un malat appassionato di boardgame, puoi provare tutte le nuove uscite e trovare alcune incredibili occasioni così come incontrare dal vivo i tuoi autori preferiti.
Insieme con gli altri giocatori della Ludoteca Galliatese andiamo spesso la sera in un Hotel che mette a disposizione una sala dove poter fare gli unboxing degli acquisti, provare i nuovi titoli e scambiare due parole con i giocatori provenienti da tutto il mondo.

Last year I had the pleasure to sit down and enjoy one game of Die Staufer with a couple of nice guys from UK, just to discover at the end that one of them was Richard Breese, author of the highly acclaimed Keyflower.

Un paio di anni fa ho avuto il piacere di sedermi e provare una partita di Die Staufer con una coppia di inglesi, salvo poi scoprire alla fine che uno di loro era Richard Breese, l’autore del famoso Keyflower.

I took the opportunity to get a quick interview, also because if I skip that possibility our boss Max will probably send me to clean the gaming room for the next 5 years…

Ho logicamente colto al volo l’opportunità di scambiare con lui le mail per fare avere a Max una sua intervista, anche perché mi fossi fatto sfuggire questa opportunità mi avrebbe condannato probabilmente alla pulizia latrine della ludoteca per i prossimi 5 anni…

And here we are with some quick questions:

. Can you give us a quick history of your gaming company and some additional information on the Key-series of games?

Buongiorno Richard, puoi raccontarci brevemente la storia della tua casa editrice e qualche informazione sulla serie Key?

Hello Lorenzo, thank you for your interest in R&D Games.  R&D started in 1989 with the publication of Chamelequin.  This was an abstract game with an interesting movement system that had been simplified down from my D&D experiences.  I promoted the game at the UK games trade fair where I met Ian Livingstone, founder of Games Workshop, who suggested I go to Essen, which I had not previously heard of. 

Ciao Lorenzo, grazie per il tuo interesse verso la R&D Games. Abbiamo iniziato nel 1989 con la pubblicazione di Chamelequin. Era un astratto con un interessante sistema di movimento che era stato semplificato a partire dalle mie esperienze di D&D (Dungeons & Dragons).
Durante la promozione alla UK Games Fair ho incontrato Ian Livingston, fondatore della Games Workshop, che mi suggerì di partecipare alla fiera di Essen, di cui non avevo mai sentito parlare.

So I went to my first Spiel in 1991 and have been back each year since, sometimes as a gamer, but now usually with a stand.  Having discovered German games I then decided to try to create my own.  The first was Keywood, which was names after an American gamer Keywood Cheves, who I met at the Hans im Glück stand – coincidentally publishers of Die Staufer. 

Quindi andai alla mia prima Spiel nel 1991 e da quel momento sono tornato ogni anno, a volte come giocatore ma ultimamente col mio stand. Avendo scoperto i giochi german decisi di crearne uno. Il primo fu Keywood, dal nome di un giocatore americano, Keywood Cheves, che incontrai allo stand della Hans im Glück – per coincidenza la casa editrice di Die Staufer.

The next game in the series was Keydom, which is widely regarded as the first worker placement game, which was subsequently reissued by Hans im Glück as Morgenland. 

Il seguente titolo della serie fu Keydom, che è considerato da molti il primo gioco con il piazzamento lavoratori, ripubblicato successivamente dalla HiG come Morgenland / Aladdin’s Dragons. 

All the Key games have similar qualities such as indirect player interaction, positive actions and a scale involving pieces representing workers (more recently called ‘keyples’) and, until 2016 (see below), set in the medieval landscape of the Keydom.

Tutti I titoli della serie Key presentano caratteristiche simili come l’interazione indiretta tra giocatori, azioni positive e un livello di scala dei meeples che rappresentano i lavoratori (recentemente chiamati “keyples”) e fino al 2016 (vedi sotto) appartenenti alla stessa ambientazione medievaleggiante di Keydom.

. What do you like most about game designing? 


Cosa ti piace di più nell’ideare e creare i giochi?

There are several aspects.  The designing and playtesting with my play testers, which feels creative and rewarding.  The actual production.  I do the graphics myself and until this year, used my sister Juliet’s illustrations.  Then finally it’s fun to be at Spiel, to meet gamers and to demonstrate the new games.

Vi sono diversi aspetti. L’ideare e il provare con i miei play testers, che è sempre un processo creativo e gratificante. La vera e propria produzione. Creo personalmente l’aspetto grafico e fino a quest’anno ho utilizzato le illustrazioni di mia sorella Juliet.
Per ultimo è sempre divertente andare a Essen, incontrare i vari giocatori e provare i nuovi giochi.

. Give us your definition of game design.

Dacci la tua definizione di “game design”

I think of it as the creation of a multi-layer puzzle, where the person who solves the puzzle best will usually win.  In the case of most of the R&D games, it’s also the creation of a game world, each of which has its own rules and opportunities.

Lo vedo come la creazione di un puzzle a più strati, nel quale le persone che lo risolvono meglio generalmente vincono.
Per quanto riguarda molti dei giochi R&D, è anche la creazione del mondo del gioco stesso, ciascuno con le sue regole ed opportunità.

. What do you consider as your strength and weakness in the designing process?

Quali consideri i tuoi punti di forza e di debolezza nel processo di ideazione?

I think my strengths come through the experience of learning what ‘works’ and what I like in games.  I learned from seeing how Bernd Brunnhofer tackled the redesign of Keydom and like the HiG type of games.  Interesting mechanics and decisions, player interaction and a small amount of luck, for example through a card or tile draw.  If there’s a weakness it probably lies in the rule books.  I always like to cover every eventuality, so sometimes that become slightly wordy.  Probably to do with my financial background.

Credo che i miei punti di forza derivino dall’esperienza di imparare cosa “funzioni” e cosa mi piace nei giochi. Ho imparato vedendo come Bernd Brunnhofer* ha lavorato nel redesign di Keydom e come in generale viene seguito il processo nei titoli HiG. Meccaniche e decisioni interessanti, l’interazione tra i giocatori e una piccola dose di fortuna ad esempio dalla pesca di una carta o il piazzamento di una tessera.
Tendo sempre a coprire tutte le possibili eventualità, il che a volte mi rende leggermente prolisso. Probabilmente ha a che fare col mio background lavorativo in economia e finanza.

*autore di titoli Stone Age e Saint Petersburg, nonché Carcassonne come editore per la Hans im Glück.

. You have created several games, which one(s) are you most fond of?

Hai creato molti giochi, a quale sei più affezionato?

Your games are like your children, it is not something where you like to express a favourite.  Obviously it is nice to create successful games and Keythedral, Reef Encounter and Keyflower all reached the BGG top 100 when they were released, which was pleasing.

I giochi sono come I tuoi bambini, non puoi dire quale di loro sia il tuo favorito.
Ovviamente è sempre bello creare dei titoli di successo e Keythedral, Reef Encounter e Keyflower hanno tutti raggiunto la top 100 di BGG quando sono stati pubblicato, il che ovviamente mi fa piacere.


. Keyflower is probably your most successful game released, it is steadily increasing its reputation in the boardgaming community and is sitting today in position n° 30 in the BGG top list; did you expect such high praise and what are the “key” elements of its success in your opinion?

Keyflower è probabilmente il gioco pubblicato che ha avuto pià successo, sta costantemente guadagnando consensi tra gli appassionati e attualmente si trova al 25° posto su BGG. Ti aspettavi un tale riscontro e quali sono secondo te gli elementi chiave del suo successo?

Keyflower was a join design with Sebastian Bleasdale.  We enjoyed working together and played Keyflower a lot together.  I was pleased with the design and it remains one of my favourite games.  I was always optimistic it could get into the BGG top 50 and think it has the legs to stay there for quite a while.  Simply because no two games are the same, each game and opponent gives you a different challenge, but above all its fun to play.

Keyflower è stato un desing sviluppato in tandem con Sebastian Bleasdale. Ci siamo divertiti a lavorare insieme e lo abbiamo giocato davvero tanto insieme. Sono rimasto soddisfatto del design e sicuramente è uno dei miei preferiti. Sono sempre stato ottimistico sul fatto che potesse entrare nella top 50 di BGG e credo abbia le potenzialità per rimanerci a lungo. Il motivo è semplicemente che non ci sono mai due partite uguali, ogni sessione e giocatori al tavolo ti regalano nuove sfide e sopra ogni cosa è davvero divertente da giocare.

. During Essen 2014 you presented the latest expansion of the Keyflower series (the Merchants), are you planning some other expansion or you still have some ideas to expand the game?

Durante Essen 2014 hai presentato l’ultima espansione della serie Keylfower (The Merchants), stai pensando a qualche nuova idea per ulteriori espansioni?

In 2016 there will be a mini expansion called Keymelequin.  The name partly derives from my very first game (see above).  In Keymelequin two new characters, Paulo and Sven arrive in the boats.  Sven, who is a translator, coordinator and peacemaker between the blue and yellow keyples, disembarks at the end of spring.  Paulo, who has similar abilities, but between the red and green keyples, arrives at the end of the summer season.  Paulo and Sven will facilitate team work and co-operation between their respective factions, often with powerful and interesting results.

Nel 2016 uscirà una nuova mini espansione chiamata Keymelequin. Il nome deriva parzialmente dal mio primo gioco. In Keymelquin due nuovi personaggi, Paulo e Sven arriveranno con le navi. Sven, che è un traduttore, coordinatore e conciliatore tra i keyples blu e gialli, sbarcherà alla fine della stagione primaverile. Paulo, che ha caratteristiche simili ma tra i rossi e verdi, arriverà alla fine dell’estate. Paulo e Sven facilitano il lavoro di squadra e la cooperazione tra le rispettive fazioni, spesso con risultati notevoli ed interessanti.


Also in 2016 there will hopefully be a new Key game called Key to the City – London.  It is similar to Keyflower, maybe a little more streamlined.  But unlike the previous Key games it is set in London, not the medieval world, with each tile representing a different London landmark.

Sempre nel 2016 mi auguro uscirà un nuovo titolo della serie Key chiamato “Key to the City – London”. Sarà simile a Keyflower ma più snello e veloce. A differenza degli altri titoli della serie sarà ambientato a Londra e non in un mondo medioevale, con le varie tessere a rappresentare i diversi luoghi storici.

. Many people are talking about a boardgaming renaissance, new companies are growing every day, new shops and cafè are also getting good success but also the number of game released every year is increasing hugely. What do you think about it?

Molte persone parlano apertamente di una riscoperta dei boardgame, nuove aziende stanno nascendo ogni giorno così come negozi e boardgame cafè stanno ottenendo un buon successo ma allo stesso tempo il numero di giochi pubblicati ogni anno sta aumentando incredibilmente. Cosa ne pensi al riguardo?

I agree that the gaming world seems to be expanding.  I think this is a great thing as you and I both know how much fun there is to be had from playing games.  The barriers to entry for publishing new games is low, especially with Kickstarter, so there is a danger that the quality of new games suffers from the lack of rigor that goes into the development process in the more established companies.  But the BGG is a great way for good games to become visible and also for designers and publishers to get direct and unbiased feedback.

Concordo che il mondo dei giochi sia in espansione. Credo sia una bella cosa visto che entrambi sappiamo bene quanto divertimento si possa avere giocando insieme. La barriera per pubblicare un nuovo gioco si è abbassata molto, specialmente con Kickstarter ma vi è un concreto pericolo che la qualità dei nuovi giochi possa soffrire la mancanza di rigore che serve nel processo di sviluppo che solitamente si ha lavorando con compagnie con molta esperienza.
Siti come BGG sono comunque un gran modo per i giochi meritevoli di avere visibilità ed anche per gli autori e editori di ottenere opinioni e commenti equi e imparziali.

. A curiosity: which are your favourite games? Do you have any preferred mechanic or favourite authors?

Una curiosità, a quali giochi ti piace giocare? Hai qualche autore o meccanica preferita?

I have always enjoyed worker placement games, which is one of the reasons I design them.  Inhabit the Earth, Keyflower, Keythedral and Reef Encounter are still favourites and get played regularly.  My group are big Race and Roll for the Galaxy fans and I do enjoy many of Stefan Feld’s games.  But generally I am part of the ‘Cult of the New’ as I like to see what games other companies and designers are publishing. 

Ho sempre apprezzato i giochi di piazzamento lavoratori, il che è uno dei motivi per cui lavoro su questi. Inhabit the Earth, Keyflower, Keythedral e Reef Encounter sono sempre tra i preferiti e vengono giocati regolarmente.
Il mio gruppo di gioco è un grande fan di Race e Roll for the Galaxy e personalmente mi diverto con molti dei titoli di Stefan Feld. Ma generalmente appartengo al “Cult of the New” dato che seguo sempre quale giochi e componenti le altre aziende stanno producendo.

. Future plans and dreams?

Progetti futuri e sogni nel cassetto?

Games wise, I hope to have the ideas and energy to keep publishing a new games each year which gamers enjoy.
It is always good to game, so if the opportunity arises please do say hello again and we can roll some dice again.

Dal punto di visto dei giochi mi auguro di avere le idee ed energie per continuare a pubblicare nuovi giochi che gli appassionati possano apprezzare
E’ sempre bello quando si riesce a giocare, quindi se dovesse esserci l’opportunità non esitare a fermarti per salutare e lanciare qualche dado insieme.

Best wishes,

Richard


Thanks again for your time and I hope we can have another beer together next Essen

Lorenzo 



Nota: da oggi è disponibile on line Keyflower anche su BoardGameArena ;)

2 commenti:

  1. titolo che adoro come pochi altri e che trovo mediamente sottovalutato dai vari esperti ... e non ne capisco il perché

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    1. Beh, sottovalutato non direi, sta comunque al numero 25 nella classifica di BGG.
      In effetti è strano che non sia molto giocato qui da noi... ma chi lo ha giocato non può che parlarne bene :)

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