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lunedì 3 ottobre 2016

SPAZIO, PIANETI, ASTEROIDI, CONQUISTE, ESPLORAZIONI... IN UNA PAROLA S.P.A.C.E., UNA NUOVA CONSULENZA POST SCRIPTUM IN USCITA A OTTOBRE

Oggi vorrei parlarvi di un gioco a cui tengo particolarmente.
La ragione è semplice, il suo autore è un mio caro Amico, collega di lavoro ed ovviamente appassionato giocatore di board games.
Il suo nome è Marco Garavaglia, ma tutti lo conoscono col soprannome di Tambu (perché oltre a giocare suona anche le percussioni).
Nelle brevi pause pranzo al lavoro giochiamo spesso con gli altri colleghi a svariati filler e, non di rado, playtestiamo qualche nuova idea di gioco, per lo più propostaci da Tambu.
S.P.A.C.E. è figlio di una di queste idee e posso dire di averlo visto nascere e crescere fino ad assumere le sembianze definitive di un vero e proprio gioco edito.
La genesi di questo titolo si riassume nella più classica delle situazioni: prototipo giusto al momento giusto!
Tempo fa Libreria Geografica (marchio editoriale di Geo4Map, nato nel 2015), si rivolse a Mario Sacchi di Post Scriptum per realizzare un gioco in scatola promozionale a sfondo didattico ed ambientazione spaziale.
Il prototipo a cui Marco stava lavorando capitò a fagiolo e Mario non si fece sfuggire l'occasione per renderlo il prodotto che Libreria Geografica cercava.

S.P.A.C.E. è un card game di 110 carte e una trentina di token che può impegnare al tavolo da 2 a 5 giocatori per una buona mezz'oretta.
La confezione è compatta e portatile ed al suo interno ospita, oltre ai materiali di gioco, nientepopodimeno che un dettagliato Atlante Compact del sistema solare che, a sua volta, in appendice riporta il regolamento del gioco.
Ogni giocatore rappresenta una Agenzia Spaziale impegnata ad inviare sonde nel cosmo per esplorare i pianeti del nostro sistema solare.
Per fare ciò è necessario scegliere una sola azione per turno tra le 6 disponibili.
Nel set up si dispongono le 8 carte Orbita di ciascun pianeta a formare il sistema solare, con la carta Sole a sinistra e, proseguendo verso destra, Mercurio, Venere, Terra, la fascia di asteroidi (composta da un numero di token variabile in base al numero di giocatori che, posti a faccia in giù, forniscono random poteri one shot e PV a fine partita), Giove, Saturno, Urano e Nettuno. 
A lato delle carte Orbita trovano spazio le carte Pianeta, in numero pari a quello dei giocatori -1. 
Queste carte Pianeta hanno due lati, quello denominato "Tecnologia" viene rivolto verso l'alto e mostra il bonus che il pianeta può offrire a chi lo esplora, mentre l'altro lato, denominato "Scoperta", fornisce semplicemente PV ed asteroidi. Accanto alla Terra, anziché queste carte double faces, viene messo un mazzetto di 10 carte denominato ISS, rappresentante i componenti richiesti per contribuire alla costruzione della Stazione Spaziale Internazionale.
Ogni giocatore ha una mano iniziale di 4 carte pescate dal mazzo di gioco che utilizzerà sia come componenti per partire in missione, che come moneta per pagare i componenti che vuole realizzare.
Oltre ai Componenti fanno parte del mazzo di gioco anche 18 carte Allarme/Missione, utilizzate per mettere il bastone tra le ruote agli avversari o per avvantaggiarsi su di loro.
Il giocatore di turno può scegliere quindi di effettuare una delle azioni possibili tra:
. pescare 2 carte dal mazzo di gioco per arricchire la propria mano;
. costruire un Componente calandolo dalla mano e pagandone il costo in carte;
. partire in missione scartando i Componenti necessari e spostandosi con il proprio segnalino sul pianeta prescelto, scegliendo poi quale lato della carta Pianeta utilizzare (potere o PV);
. giocare una carta Allarme;
. giocare una carta Missione;
. contribuire alla ISS, scartando il Componente richiesto e prendendo la carta in cima al mazzetto ISS posto a fianco della Terra (a fine partita chi avrà collezionato il maggior numero di carte ISS riceverà 6 PV, mentre chi ne avrà meno un bel -3 PV).
La partita termina immediatamente nel momento in cui finisce il terzo mazzetto Pianeta sul display di gioco oppure quando viene preso l'ultimo token che compone la fascia degli asteroidi.
A questo punto si contano i punti e vince il giocatore che ne ha realizzati di più.
Il gioco gira bene, non c'è dubbio, la meccanica è semplice e perfettamente adatta al target che si propone di raggiungere, ma nonostante ciò S.P.A.C.E. è un family game che mette i giocatori di fronte a scelte per nulla banali. Il fatto di utilizzare le carte stesse per pagare i componenti strizza l'occhio al famoso San Juan ed anche qui la decisione di cosa costruire e cosa sacrificare si fa sentire.
I turni scorrono veloci e tra uno e l'altro non ci sono assolutamente tempi morti. Le azioni tra cui scegliere sono facilmente memorizzabili, grazie anche alla carta riepilogo di cui ogni giocatore dispone, che riassume da un lato le azioni possibili e i bonus forniti dalla pesca degli asteroidi e dall'altro il calcolo del punteggio di fine partita.
L'interazione è garantita dalle carte Allarme/Missione che danno il giusto tocco di imprevedibilità, ed è curioso notare come queste vengano apprezzate ed utilizzate soprattutto dai giocatori occasionali, che non ci pensano due volte ad intralciare i piani altrui, scatenando in questo modo faide senza fine :)
Il regolamento è scorrevole e ricco di immagini ed esempi che lo rendono facilmente consultabile, anche se a onor del vero presenta qualche piccolo refuso qua e là che comunque non ne pregiudica la fruibilità. 
L'aspetto didattico che si è voluto dare a S.P.A.C.E. è ottimamente integrato nelle dinamiche di gioco, basti pensare che ogni carta Orbita riporta le caratteristiche specifiche del pianeta a cui appartiene (Massa, Tipo, Temperatura...), mentre sul lato “Scoperta” di ogni carta Pianeta sono descritte curiosità e peculiarità che lo riguardano.
Insomma, complimenti a Marco e a Post Scriptum per l'ottimo lavoro svolto e a Libreria Geografica per aver commissionato questo bel progetto (che tra l'altro ha ottenuto anche il benestare dell'ASI, l'Agenzia Spaziale Italiana... scusate se è poco!).
Per chi fosse interessato ad un buon prodotto educativo, anche in vista dei prossimi regali di Natale, vi informo che S.P.A.C.E. sarà disponibile dal 4 ottobre nelle migliori librerie :)


Max_T

l'autore Marco "Tambu" Garavaglia




un gioco di: Marco Garavaglia
edito da: Libreria Geografica
consulenza produzione: Post Scriptum
in collaborazione con: ASI 
grafica: Scribabs

8 commenti:

  1. Bello... mi avevi già convinto a "Il prototipo a cui Marco stava lavorando capitò a fagiolo e Mario non si fece sfuggire l'occasione per renderlo il prodotto che Libreria Geografica cercava", tradotto a mio modo di pensare: non si tratta di un gioco su commissione, che a me non piacciono quasi mai.
    Bravo Tambu, io me lo piglio!
    m@

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  2. Gioco piacevole e divertente, facile da apprendere ma mai ripetitivo.
    Complimenti a Marco per il gioco, e a Max per la recensione.

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  3. Ciao.
    Mi era sfuggito questo gioco.
    Sembra interessante.
    Due domande:
    - età consigliata? Dalle regole mi sembra un filler ma non proprio adatto ai bambini, ma il fatto che sia un "educativo" mi confonde un po'...
    - come gira in 3 ?

    Andrea

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    1. Ciao Andrea.
      8+ sarebbe l'età consigliata ma, con piccole house rules tipo togliere dal mazzo le carte rosse e verdi che hanno un testo un po' "complicato" si fa giocare davvero facilmente da chiunque.
      In tre gira bene, e dura una mezzoretta scarsa. È in generale un gioco veloce ma soddisfacente.

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Ragazzi grande gioco. Bellissimo. Però non riesco a trovarlo nelle librerie di Roma. Sul sito purtroppo si effettua il pagamento solo con carta e non l'ho. Peccato che non spediscono con il contrassegno. DEVO COMPRARE QUESTO GIOCOOOOOOO. Girerò altre librerie, speriamo bene.

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Mi aveva incuriosito la 'recensione minuta' e l'ho comprato, soprattutto per lo scopo ludico-didattico che si era dato l'autore, beh sono rimasto entusiasta!
    Il gioco è semplice ma strutturato e di una profondità che non ha niente da invidiare ai più blasonati, le meccaniche 'costringono' a imparare le nozioni più semplici ma senza mai risultare una lezione di scuola, le dinamiche stesse del gioco trovano ispirazione dalle esigenze reali dell'esplorazione spaziale e su queste sono spiegate e giustificate nello stesso manuale, in più il mini atlante da' un primo grado di approfondimento al giocatore curioso che vuole man mano scoprire qualcosa in più...
    Ottimo regalo per un ragazzo giovane appassionato di scienza, vivi complimenti all'autore e ha chi gli ha permesso di concretizzare questa chicca!

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